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LASER

I laser, tecnologia impiegata in campo medico da diversi anni, consentono il trattamento e la risoluzione di numerose condizioni cliniche attraverso procedure ambulatoriali ben tollerate e di rapida esecuzione. Esistono diversi laser specifici per il trattamento delle diverse patologie, di seguito un approfondimento sulle diverse sorgenti laser utilizzate.

 

Laser Nd-Yag

Il laser Nd-Yag agisce su l’emoglobina e la melanina che sono presenti nel sangue e nella pelle. Pertanto questo laser serve a “chiudere” piccoli vasi sanguigni come, ad esempio, le teleangectasie presenti sul volto e sul corpo e ad effettuare una rimozione dei peli, in particolare di quelli scuri. Si utilizza per il trattamento delle lesioni vascolari del volto e del corpo (angiomi, couperose, teleangectasie, capillari) e l’epilazione anche in quelle persone di pelle più scura in cui non è indicato l’utilizzo della luce pulsata. Il trattamento è ambulatoriale abitualmente ben tollerato tanto che non è richiesta anestesia. Abitualmente si effettuano una o più sedute distanziate da 15 a 45 giorni.

Nell’immediato post trattamento ci sarà un rossore variabile che dura in genere un paio di giorni e perciò sarà utile applicare creme idratanti e lenitive ed uno schermo solare totale secondo prescrizione. Bisogna evitare l’esposizione solare per 1 – 2 mesi dopo il trattamento.

 

Luce Pulsata

La luce pulsata non è un laser propriamente detto ma se ne differenzia poiché genera un fascio di luce policromatico, che verrà modificata con dei  filtri per selezionare il bersaglio appropriato nei diversi trattamenti. Questi sono simili a quelli del Nd-Yag ma, diversamente da questo, la luce pulsata agisce più superficialmente e con un fascio più ampio per cui trova maggiormente indicazione nelle macchie brune superficiali, nella couperose del viso più estesa e nella depilazione di aree del corpo più o meno ampie, evitando di trattare pazienti con pelle più scura. Trova indicazione nel trattamento del foto-aging del volto, decolté e dorso mani (fotoringiovanimento), nel trattamento delle lesioni vascolari del volto (couperose, teleangectasie, capillari) e nel trattamento delle macchie e l’epilazione.

Si effettuano di regola una o più sedute distanziate da 15 a 45 giorni. Dopo il trattamento si può tornare alle normali attività quotidiane. Il paziente non deve avere la pelle abbronzata per cui non bisogna esporsi al sole o alle lampade UV nel mese che precede il trattamento e bisogna evitare farmaci fotosensibilizzanti. Nell’immediato ci sarà un rossore di grado variabile, si dovranno applicare creme idratanti/lenitive ed uno schermo solare totale. Per lo stesso motivo è necessario evitare l’esposizione al sole per 1 – 2 mesi dopo il trattamento.

 

Laser CO2

Il laser CO2 genera un fascio di luce monocromatico che ha come bersaglio le molecole d’ acqua. L’acqua è presente nella pelle in gran quantità e dalla cessione di energia termica generata dal laser alla stessa si ha l’effetto di vaporizzazione del tessuto, de nito e etto “ablativo”. In sostanza la zona di pelle trattata viene “piallata” e “levigata” progressivamente allo scopo o di eliminare un singolo difetto, come ad esempio una verruca o un  broma della pelle, o di effettuare un vero e proprio “ringiovanimento” quasi sempre in genere sul volto. Ciò può essere facilmente effettuato con l’utilizzo dello scanner frazionato che agisce in maniera uniforme sulla pelle mantenendo però aree di tessuto indenni alternate a quella trattate per garantire una più rapida guarigione e ripresa della vita normale.

Il laser CO2 in modalità ablativa consente l’asportazione delle lesioni cutanee benigne, nei casi in cui non sia richiesto l’esame istologico; il trattamento delle rughe del volto, in particolare il cosiddetto “codice a barre” delle labbra ed il trattamento degli esiti cicatriziali da acne più marcati e le cicatrici in genere. Il laser CO2 in modalità frazionata consente il resurfacing cutaneo del volto, per il miglioramento della superficie cutanea e delle  fini rughe, ed il trattamento degli esiti cicatriziali da acne più moderati.

Il trattamento ablativo delle neoformazioni può esser fatto con o senza anestesia locale in relazione all’estensione e profondità della lesione stessa. Il trattamento ablativo degli esiti cicatriziali e delle rughe può richiedere l’associazione di anestesia locale ed una leggera sedazione. I trattamenti frazionati sono di solito ben tollerati ed è suffciente l’applicazione di una crema anestetica per migliorare il confort del paziente.